Lavori scientifici sul tema delle Food Sensitivity
Lavori di base per la definizione di food sensitivity
Finkelman FD. Anaphilaxys: lessons from mouse models – J Allergy Clin Immunol 2007;120:506-15 – Finkelman definisce una via alternativa dell’allergia, diversa dalla consueta via IgE, in risposta all’assunzione ripetuta di uno stesso alimento.
Finkelman FD. Human IgE-independent systemic anaphilaxys – J Allergy Clin Immunol 137; Jun 2016 – Lavoro che documenta come una risposta allergica possa andare con un unico continuum da una risposta IgE mediata ad una mediata da IgG, ad una attivazione dei TLR, o alla secrezione di citochine infiammatorie.
Soriano J et al. – Five great food clusters of specific IgG for 44 common food antigens. A new approach to the epidemiology of food allergy – Clin Transl Allergy 3 (2013) – Un’analisi statistica svolta alla Duke University evidenzia il maggior valore dei gruppi alimentari, rispetto ai singoli alimenti, nella gestione del sovraccarico allergenico.
Food sensitivities e ingrassamento
Solt LA et al, J Biol Chem. 2007 Mar 23;282(12):8724-33. 2007. La IL-1, prodotta dalle Food sensitivities, induce attivazione di NF-kB e quindi insulinoresistenza: un legame tra sensitivities e ingrassamento.
Lazar M, Quatanani M et al. Macrophage-derived human resistin exacerbates adipose tissue inflammation and insulin resistance in mice. J. Clin. Invest. 119:531–539 (2009). Mitchell Lazar è il ricercatore che ha scoperto è definito il ruolo della resistina, prodotta da macrofagi e adipociti infiammati con lo scopo di aumentare la resistenza insulinica. In questo lavoro definisce anche la capacità della resistina di generare infiammazione, in un deleterio circolo vizioso.
Soares FL, et al. Gluten-free diet reduces adiposity, inflammation and insulin resistance associated with the induction of PPAR-alpha and PPAR-gamma expression. J Nutr Biochem. 2013 Jun;24(6):1105-11. Parlando di gluten sensitivity, un approccio gluten-free viene legato a minore obesità, infiammazione ridotta, minor resistenza insulinica, maggiore espressione PPAR, recettori lipolitici).
Food sensitivities, intestino irritabile e coliti
Jones VA, MCLaughlan P, Shorthouse, Workman E, Hunter JO. Food intolerance: A major factor in the pathogenesis of irritable bowel syndrome. Lancet 1982;8308:1115-7. Un’analisi apparsa già negli anni ‘80 sull’autorevole Lancet, che evidenzia il ruolo rilevante delle Food sensitivities nella sindrome dell’intestino irritabile.
Yang CM, Li YQ.The therapeutic effects of eliminating allergic foods according to food-specific IgG antibodies in irritable bowel syndrome. zhonghua Nei za zhi 2007;46:641-3. Correlazione tra positività IgG e riduzione sintomi in dieta di eliminazione, per la sindrome dell’ibtestino irritabile.
Food sensitivities e patologie respiratorie
Brandt EB et al, J Allergy Clin Immunol 2006 Aug;118(2):420-7. Un carico alimentare di un alimento verso cui esista una sensitivity può determinare la persistenza per molti giorni di asma, rinite, difficoltà di respiro e tosse. Significa che molti pazienti con patologie respiratorie potrebbero semplicemente essere food sensitive.
Food sensitivities, comportamenti e patologie psichiche
Pelsser LMJ, Frankena K, Toorman J, Pelsser LM, Frankena K, Toorman J et al. A randomized control-led trial into the effects of food and ADHD. Eur Child Adolesc Psychiatry 2009;18:12-9. (Stretta relazione tra iperattività infantile e alimentazione)
Food sensitivities ed emicrania
Alpay K et al., Diet restriction in migraine, based on IgG against foods: A clinical double-blind, randomised, cross-over trial – Cephalalgia 30, 829–837 (2010). doi: 10.1177/0333102410361404. (Una dieta di restrizione su alimenti verso cui esisteva una positività IgG individuale ha garantito una riduzione statisticamente significativa del numero di attacchi di emicrania)
Food sensitivities, infiammazione e malattie reumatiche
Conde J et al., Adipokines: novel players in rheumatic diseases. Discov. Med. 15, 73–83 (2013). PMID: 23449109. (Nell’artrite reumatoide e nell’osteoartrite l’infiammazione cronica generata dal tessuto adiposo “maltrattato” produce adipochine in grado di aggravare la patologia).
Karatay S. et al – General or personal diet: the individualized model for diet challenges in patients with rheumatoid arthritis – Rheumatol Int 2005 Jul 16;1-5 (dolore, rigidità, e indici infiammatori come PCR, TNF-alfa, IL1 ridotti eliminando dalla dieta alimenti risultati positivi ad un test sulle allergie alimentari)
Food sensitivities, muscolazione e prestazione
Frost RA, Lang CH. – J Anim Sci. 2008 Apr;86(14 Suppl):E84-93.
Regulation of muscle growth by pathogen-associated molecules.
(Legame tra muscolo e sistema immunitario: il muscolo, dotato di TLR, deperisce durante le infezioni. L’aumento dell’infiammazione da cibo, che stimola i TLR, è quindi un ostacolo alla formazione di una massa muscolare adeguata)
Patologie dermatologiche e Nickel sensitivity
Di Lorenzo et al. Food-additive-induced urticaria: A survey of 838 patients with recurrent chronic idiopathic urticaria. Int Arch Allergy Immunol 2005;138:235-42. (Orticaria indotta da additivi alimentari).
Peltonen L – Nickel sensitivity in the general population. Contact Dermatitis. 1979 Jan;5(1):27-32.
Lavoro che documenta una presenza di nichel Sensitivity nel 4,5% della popolazione, con forte dominanza femminile, e con forte predisposizione (42/44) verso la dermatite da contatto e (16/44) verso eczemi.
Gluten sensitivity
Biesiekierski JR et al. “Gluten causes gastrointestinal symptoms in subjects without celiac disease: a double blind randomized placebo-controlled trial” Am J Gastroenterol 2011; 106(3): 508-14 (In questo lavoro sono stati confrontati due gruppi, negativi ai marketing della celiachia, ma sintomatici, trattando uno con dieta priva di glutine, e lasciando l’altro a dieta libera, riscontrando forti miglioramenti sintomatici nel gruppo trattato.)
Milk sensitivity
Bahna SL Cow’s milk allergy versus cow milk intolerance. Ann Allergy Asthma Immunol. 2002 Dec;89(6 Suppl 1):56-60. (Un articolo che rende molto chiara la distinzione tra patologie allergiche e non allergiche legate al consumo di latticini).
M Lidén et al. Cow’s milk protein sensitivity assessed by the mucosal patch technique is related to irritable bowel syndrome in patients with primary Sjögren’s syndrome. Clin Exp Allergy. 2008 Jun; 38(6): 929–935. (Questo lavoro analizza l’effetto dell’assunzione di proteine del latte nell’induzione di coliti irritative in individui non necessariamente intolleranti al lattosio).
Yeast sensitivity (lieviti)
Walker LJ et al. Anti-Saccharomyces cerevisiae antibodies (ASCA) in Crohn’s disease are associated with disease severity but not NOD2/CARD15 mutations. Clinical and Experimental Immunology. 2004;135(3):490-496. (Lavoro che evidenzia presenza di ASCA, ovvero anticorpi anti Saccharomyces cerevisiae nel 57% dei malati di morbo di Crohn, e nel 19% dei malati di rettocolite ulcerosa contro solo l’8% nei controlli. La presenza di ASCA è inoltre predittiva della gravità della patologia, della sua dislocazione e della precoce necessità di intervento chirurgico),
Seibold F. ASCA: genetic marker, predictor of disease, or marker of a response to an environmental antigen? Gut. 2005;54(9):1212-1213. doi:10.1136/gut.2005.065227. (Questo lavoro ha rilevato un valore predittivo del 96% tra morbo di Crohn e presenza di ASCA, con contemporanea assenza di ANCA, gli autoanticorpi anti neutrofili. Gli ASCA hanno inoltre valore predittivo per diverse altre patologie intestinali, tra cui le enteropatie gluten sensitive).
Salt sensitivity
Sullivan JM.1991. Salt sensitivity. Definition, conception, methodology, and long-term issues. Hypertension. 17(1 Suppl):I61-8. In questo lavoro si evidenzia come vi siano individui che, a parità di livelli pressori, siano molto più sensibili di altri all’assunzione di sale. Tali individui hanno caratteristiche comuni: maggior resistenza vascolare, diminuita elasticità venosa, attività alterata della renina e basse concentrazioni di aldosterone (forse come tentativo di compensazione).
Weinberger MH, Fineberg NS, Fineberg SE, Weinberger M. 2001. Salt sensitivity, pulse pressure, and death in normal and hypertensive humans. Hypertension. 37(2 Pt 2):429-32.
Un follow up dopo 27 anni mostra che la mortalità è quasi raddoppiata, a parità di tutti gli altri fattori, negli individui al tempo rilevati come salt-sensitive. Il dato è particolarmente significativo se si pensa che il valore pressorio di partenza, in quanto tale, incide solo per il 3%. In altre parole: meglio avere la pressione alta che essere salt-sensitive.
ASA sensitivity (acetyl salicylic acid)
Secondo E.H. Corder (Journal of Allergy Clinical Immunology Vol 89 N 1 Part 2 p.347) la più bassa dose di aspirina che causa disturbi nei soggetti più sensibili è di 0,8 mg al giorno, mentre per i salicilati naturali è di 2,60 mg. Ma ragionevolmente sintomi di reale sovraccarico, in grado di generare sensitivity, si possono avere per chi superi i 15-20 mg/die.
Food sensitivities e integrazione
Ribes nigrum
Garbacki N. et al. Effects of prodelphinidins isolated from Ribes nigrum on chondrocyte metabolism and COX activity. Naunyn Schmiedebergs Arch Pharmacol. 2002 Jun;365(6):434-41
(Effetti del Ribes Nigrum sulla modulazione delle risposte infiammatorie)
Vitamina D
Baek JH et al. The link between serum vitamin D level, sensitization to food allergens, and the severity of atopic dermatitis in infancy. J Pediatr. 2014 Oct;165(4):849-54.e1. doi: 10.1016/j.jpeds.2014.06.058. (bambini con manifestazioni allergiche gravi nei confronti del cibo presentavano livelli di vitamina D significativamente più bassi rispetto ai controlli).
Omega3
Br J Dermatol. 2008 Dec;159(6):1368-9. doi: 10.1111/j.1365-2133.2008.08830.x. Control of salicylate intolerance with fish oils. Healy E, Newell L, Howarth P, Friedmann PS. (Un gruppo di pazienti affetti da grave sensitivity ai salicilati è stato trattato con 6 g/die di olio di pesce ricco in omega3 ottenendo una rilevante diminuzione sintomatica che ha consentito anche l’eliminazione della terapia cortisonica in atto).
Selenio
Diwakar BT1, Korwar AM1, Paulson RF1, Prabhu KS2.The Regulation of Pathways of Inflammation and Resolution in Immune Cells and Cancer Stem Cells by Selenium. Adv Cancer Res. 2017;136:153-172. doi: 10.1016/bs.acr.2017.07.003
Il selenio, attraverso le selenoproteine, modula l’attività del sistema immunitario e i suoi percorsi infiammatori, mentre costantemente regola l’omeostasi redox interna alla cellula.
Zinco
Haase H1, Rink L. Zinc signals and immune function – Biofactors. 2014 Jan-Feb;40(1):27-40. doi: 10.1002/biof.1114. Lo zinco non agisce solo catalizzando reazioni importanti per la costruzione di proteine strutturali, enzimi e fattori di trascrizione, ma è un vero e proprio regolatore del sistema immunitario sia per l’immunità innata e cellulo mediata (regola infatti numero e funzione di neutrofili, monociti, NK e linfociti T e B) sia come vero e proprio secondo messaggero nella trasduzione di segnali cellulari. Una carenza di zinco può dunque alterare in modo rilevante le risposte immunitarie di sensitivity.
Manganese
Yang LL et al. The association between adult asthma and superoxide dismutase and catalase gene activity. Int Arch Allergy Immunol. 2011;156(4):373-80. Una correlazione importante tra Mn-SOD e presenza di asma allergico. Individui con adeguati livelli di SOD sono più protetti contro l’asma.
Rame
Muñoz C et al. – Iron, copper and immunocompetence. Br J Nutr. 2007 Oct;98 Suppl 1:S24-8. Il rame è un importante modulatore dell’attività del sistema immunitario ad ogni livello, per esempio potenziando la risposta alla vaccinazione antinfluenzale attraverso 7na semplice supplementazione.
Altri studi su allergie e food sensitivity
1989 W.J. Metzger sul Journal of Allergy and Clinical Immunology n.83
(meccanismo sfruttato dal test DRIA per il riflesso muscolare)
C. Svanes et al. – Thorax 2005;60:445-450
Association of asthma and hay fever with irregular menstruation
Osman M. – Arch Dis Child 2003 Jul; 88(7):587-90
Therapeutic implications of sex differences in asthma and atopy
Hayashy T. et al, – Scand J Immunol 2003 Jun; 57(6):562-7
Less sensitivity for late airway inflammation in males than females in BALB/c mice.
Frost RA, Lang CH. – J Anim Sci. 2008 Apr;86(14 Suppl):E84-93.
Regulation of muscle growth by pathogen-associated molecules.
(Legame tra muscolo e sistema immunitario: il muscolo, dotato di TLR, fornisce energia all’organismo deperendo in parte nelle infezioni. I cibi raffinati e gli zuccheri, che causano aumento dell’LPS circolante e dell’infiammazione cronica (dove vengono stimolati i TLR), sono quindi un ostacolo alla formazione di una massa muscolare adeguata)
Campolo M et al. – J Leukoc Biol. 2013 Feb;93(2):277-87.
Effects of a polyphenol present in olive oil, oleuropein aglycone, in a murine model of intestinal ischemia/reperfusion injury.
(Diminuita infiammazione in un modello murino grazie ai polifenoli presenti nell’olio d’oliva)
Soares FL et al. – J Nutr Biochem. 2013 Jun;24(6):1105-11.
Gluten-free diet reduces adiposity, inflammation and insulin resistance associated with the induction of PPAR-alpha and PPAR-gamma expression.
(Parlando di gluten sensitivity, un approccio gluten-free viene legato a minore obesità, infiammazione ridotta, minor resistenza insulinica, maggiore espressione PPAR)